DIDATTICAIl tuo corpo e quello dell'altro, i tuoi veri maestri PROGETTICon un certo non so che COMUNITAUno spazio per accoglierti Iscriviti alla nostra comunità e scopri prima di chiunque altro tutte le iniziative
⬇︎ |
Se ti dicessimo:
|
• Che c'è un modo di ballare il tango dove i ruoli sono equilibrati, in modo tale che si instauri un rapporto di parità sia nelle risorse che nelle possibilità e pure si condividano le stesse responsabilità.
• Che la capacità d'improvvisazione si allena e che è possibile ballare senza preoccuparti della prossima figura. • Che puoi rendere la tua danza divertente e piacevole semplicemente amplificando la tavolozza di colori e sfumature di espressione. • Che ci sono strategie per connettersi con il piacere della danza e per migliorare la qualità del tuo abbraccio. |
...Cosa ci diresti?
Beh è assolutamente possibile, lascia che ti dica che non sarà sempre facile, ma è totalmente possibile se sei disposto a metterti in gioco.
Scopri il nostro modo integrale d'insegnare il tango argentino, attraverso il Sistema Dinzel, che ha più di 40 anni di applicazione di successo e al quale abbiamo aggiunto le nostre conoscenze, risorse e studi in altre discipline come il teatro, la musica e la meditazione. |
“Cara Amparo. Questa sera a lezione hai detto che tu sei una ballerina di tango che, per questo periodo della vita, anche per questioni economiche, si è messa ad insegnare. Io non so valutare una ballerina ma so valutare un insegnante e, personalmente, penso che tu hai la didattica nel sangue. Per me tu sei nata per insegnare, qualsiasi fosse la tua competenza, matematica, storia o tango, la tua espressione artistica è l’insegnamento.”
Matteo Colognesi
"Ho incontrato fin da subito un luogo dell'anima dove era possibile continuare il mio percorso, vivendo assieme al mio corpo e alla mia mente l'esperienza all'unisono del vissuto, del vivere, percepire la totalità in un abbraccio. Una direzione morbida e sicura dove oltre all'ascolto della musica, dell'altro, oltre alla tecnica, la mia creatività non si sente a disagio e può aspirare ad essere l'essenza, il punto, il ponte, la porta, l'alambicco per generare una conoscenza, consonanza, una risonanza, un armonia di intenzione, emozione e ascolto e la loro trasformazione nell'incontro con "l'umano" e l'altro "umano" che cerca e che dà il suo miglior abbraccio possibile, sottolineo possibile.
Ho trovato insegnanti competenti e collaboratrici che mi accompagnano per mano nel mio percorso e dove il loro abbraccio non si limita all'ultima nota suonata nella tanda, o del brano.
Ho incontrato una danza dove non esistono imposizioni ma proposte, dove la proposta non ha una risposta automatica e ovvia, dove si dialoga dall'intimo, ognuno come può. Dove si studia mentre s'insegna proprio perché ognuno è unico e libero.
Un percorso senza fine che ho appena incominciato.
Umiltà, professionalità, condivisione, studio, uguaglianza, coraggio e gioia."
Ho trovato insegnanti competenti e collaboratrici che mi accompagnano per mano nel mio percorso e dove il loro abbraccio non si limita all'ultima nota suonata nella tanda, o del brano.
Ho incontrato una danza dove non esistono imposizioni ma proposte, dove la proposta non ha una risposta automatica e ovvia, dove si dialoga dall'intimo, ognuno come può. Dove si studia mentre s'insegna proprio perché ognuno è unico e libero.
Un percorso senza fine che ho appena incominciato.
Umiltà, professionalità, condivisione, studio, uguaglianza, coraggio e gioia."
Alberto Deppieri
"Cara Maestra, ieri sera ho incontrato una donna che mi ha cambiato la vita, in milonga. Ho incontrato te! Ho incontrato il tango.
Il seminario di improvvisazione sta con lentezza maturando nella mia carne. Scolpire il corpo non è cosa facile, insegnare a farlo impresa divina. Ti ammiro perchè vuoi scolpire i corpi umani, viventi, danzanti. Sei Maestra soprattutto per il fatto che vuoi esserlo. Hai la vocazione a prendere per mano una persona e guidarla nelle foreste tempestose.
L'universo contiene tanto selvatico quanto ordine, tanto disordine quanta logica; in mezzo il mare delle possibilità, tra l'incolto e il coltivato. L'arte della danza è la navigazione dal complesso al primitivo, dalla mente al corpo. Ti ringrazio perché mi hai preso per mano e mostrato tesori preziosi. Mi hai mostrato la gioia del bambino che guarda con occhi luccicanti i lampi e i tuoni."
Il seminario di improvvisazione sta con lentezza maturando nella mia carne. Scolpire il corpo non è cosa facile, insegnare a farlo impresa divina. Ti ammiro perchè vuoi scolpire i corpi umani, viventi, danzanti. Sei Maestra soprattutto per il fatto che vuoi esserlo. Hai la vocazione a prendere per mano una persona e guidarla nelle foreste tempestose.
L'universo contiene tanto selvatico quanto ordine, tanto disordine quanta logica; in mezzo il mare delle possibilità, tra l'incolto e il coltivato. L'arte della danza è la navigazione dal complesso al primitivo, dalla mente al corpo. Ti ringrazio perché mi hai preso per mano e mostrato tesori preziosi. Mi hai mostrato la gioia del bambino che guarda con occhi luccicanti i lampi e i tuoni."
Giacomo di Meo
"E per finire, si mi mancate molto, veramente tanto. Mi rendo conto ora dei momenti magici passati da voi dove tutto ruotava ma anche era contenuto in una forma cilindrica, il tempo diventava diverso, lo spazio era diverso…imparavo una nuova danza, entravo in una cultura diversa e io stesso mi sentivo diversa.
Sogno che riprenderò le lezioni con Amparo e Sebastian e leggendo la vostra mail oggi so che lo farò perché le vostre parole sono uno stimolo e so che l’unica cosa in futuro che ci potrà salvare è l’ARTE. "
Sogno che riprenderò le lezioni con Amparo e Sebastian e leggendo la vostra mail oggi so che lo farò perché le vostre parole sono uno stimolo e so che l’unica cosa in futuro che ci potrà salvare è l’ARTE. "
Gabriella Cardazzo
"Nelle lezioni di Amparo ho ritrovato la pratica filosofica del “partire di se”. Questo è il motivo che mi spinge a credere che non sia stato casuale il mio incontro con il tango, con questa scuola: Io ho cercato il tango, questo tango, e il tango ha cercato me per farmi scoprire la sua valenza di pratica filosofica. Tango e pratica filosofica del “partire di se” non come espressione o manifestazione di sé, ma il mettersi in gioco nella realtà, quindi nel senso di apertura al mondo. E’ un percorso in cui non esistono l’io, l’identità individuale, o un dover essere prestabilito e il cui scopo non è la definizione dei confini dell’io e dell’altro da me -che porterebbe alla delimitazione di ruoli statici e predefiniti-, ma la relazione col mondo nella differenza."
Eliana Zennaro
ABBIAMO UN REGALO
PER TE
|